Per via della sua forma, negli anni ’70 è stata nominata dal pittore Salvatore Fiume “la grande farfalla sul mare”.

Dopo aver girato in lungo e in largo la Sicilia, isola che adoro, era arrivato il momento di dedicarci alle Isole Egadi e siamo partiti per Favignana.
Per via della sua forma, negli anni ’70 è stata nominata dal pittore Salvatore Fiume “La Grande Farfalla sul Mare”.

Deve il suo nome al vento che soffia sulle sue coste, il Favonio, che ha influenzato la flora dell’isola e favorito lo sviluppo di giardini ipogeici unici nel loro genere.
Ma Favignana è conosciuta soprattutto per essere un’isola dalla forte vocazione imprenditoriale, derivante dall’estrazione del tufo dalle numerose cave presenti sul territorio e dalla pesca del tonno rosso. Il tonno rosso, durante la sua migrazione, trovava nelle acque delle Egadi e lungo le coste del Trapanese l’ambiente ideale e a lui più congeniale per le proprie esigenze riproduttive.

Furono gli Arabi che, osservando, capirono di aver trovato un’opportunità e diedero vita alla pesca e al commercio del tonno. Si tratta di una pratica che è diventata l’identità stessa di Favignana fino all’800 quando tutto l’arcipelago diventò proprietà della Famiglia Florio e la Tonnara divenne quella che oggi chiameremmo un’azienda a tutti gli effetti.
Per raggiungere Favignana si possono prendere dei voli diretti per Trapani (il porto dista circa 16 km dall’aeroporto) o, in alternativa, un volo diretto per Palermo. In questo caso è possibile raggiungere il porto di Trapani tramite autobus di linea, noleggiando un’auto dai diversi fornitori presenti in aeroporto o affidandosi ad un ncc. In meno di 1 ora si arriva al porto dove è possibile prendere l’aliscafo per l’isola. Organizzandosi, è possibile acquistare i biglietti per l’aliscafo in anticipo. Durante il periodo di alta stagione vi sono delle restrizioni per l’ingresso di auto sull’isola.

Questo perché Favignana è lunga 19 km e larga 4 km, i mezzi consigliati per visitarla sono le biciclette o i motorini. Attraccando al porto e lungo la via che conduce al centro si trovano diversi noleggiatori di biciclette e scooter che, una volta deciso il proprio mezzo di trasporto, offrono un servizio di transfer gratuito per raggiungere la soluzione scelta per il proprio soggiorno (hotel o appartamento). È comunque possibile noleggiare delle auto sull’isola ma è consigliabile farlo per poco tempo, magari dedicando una giornata alla visita delle parti più esterne dell’isola.
Dal 1991 Favignana fa parte dell’Area Marina Protetta Isole Egadi, istituita per salvaguardare la notevole varietà biologica delle acque. Si tratta di una meta turistica molto apprezzata sia per le sue bellezze naturali che per le testimonianze archeologiche che ospita. Il paese è stato fondato nel 1637 sulle rovine di un pre-esistente borgo medievale. Di quel periodo rimane il forte di Santa Caterina, punto di riferimento dell’isola. Raggiungibile a piedi, con qualche gradino da fare ma che regala uno spettacolo bellissimo durante il tramonto. Palazzo Florio invece, oggi sede comunale, si trova nei pressi del porto.

È una residenza liberty e neogotica edificata nel 1876 da Giuseppe Damiani Almeyda, grande amico della famiglia Florio e fronteggia i grandi caseggiati della Tonnara, la più grande di tutta la Sicilia, oggi museo che è possibile visitare. La visita guidata racconta la vita della famiglia Florio, racconta la storia della mattanza e le avventure dell’ultimo rais dell’isola. Un viaggio molto affascinante che incanta anche i bambini più piccoli.

Tra Palazzo Florio e la Tonnara troviamo il Centro di Primo Soccorso per tartarughe marine. Il Centro è aperto tutto l’anno e dal 2015 è operativo per la ricezione e la cura di esemplari di tartarughe marine in difficoltà. Qui arrivano gli esemplari di tartarughe recuperati nei compartimenti marittimi di Trapani e Mazara del Vallo.
La struttura, oltre ad avere un’area riservata alla cura e alla riabilitazione delle tartarughe, mette a disposizione una piccola zona dedicata alle visite guidate per fornire nozioni di base e informare sulle pratiche da seguire in caso di avvistamento e/o recupero di esemplari in difficoltà.
Se si è fortunati come lo siamo stati noi, si può assistere alla liberazione in mare delle tartarughe che hanno completato il loro percorso di recupero e sono pronte per tornare nel loro habitat. È un’sperienza molto emozionante e grazie al progetto Tartalife, è possibile assistere alla liberazione in totale sicurezza per questi splendidi animali.

Non dimentichiamoci del tufo che è stato una fonte importantissima per l’economia di Favignana. Le cave ormai dismesse sono una delle bellezze più spettacolari dell’isola e un’attrazione da non perdere, sembrano sculture scavate nella roccia dai maestri pirriaturi (esperti nell’estrazione del tufo). Le cave più particolari sono quelle di Cala Rossa, Scalo Cavallo e la mia preferita, Bue Marino.

Favignana è anche famosa per i suoi giardini ipogei, percorrendo l’isola se ne trovano diversi, ma il più famoso e molto bello è “Il Giardino dell’Impossibile”. Grazie alla caparbietà e alla tenacia di Maria Gabriella Campo questa realtà ha trovato il suo spazio sull’isola. Un grande amore per Favignana e il suo paesaggio, uniti all’incessante interesse ad approfondire le conoscenze acquisite nel tempo in campo botanico, inducono lei ed il marito a compiere un’impresa inizialmente definita da alcuni “impossibile”, ovvero bonificare, recuperare e riqualificare in giardini e frutteti proprio quelle antiche cave ormai dismesse. Si tratta di un giardino mediterraneo che ospita oltre 400 specie di piante.

È possibile organizzare una visita guidata e, perché no, decidere di soggiornare all’interno di questo bellissimo giardino: nel corso degli anni la famiglia ha deciso di implementare lo spazio introducendo Villa Margherita, costituita da dimore differenti e indipendenti immerse nel verde tra aree relax e piscina. Una struttura pensata e realizzata nel pieno rispetto del giardino stesso.
Favignana è mare, acque blu, limpide e trasparenti con una costa varia e adatta a tutte le esigenze: calette suggestive con sabbia fine come Cala Azzurra, Calamoni e Lido Burrone oppure zone perfette per fare snorkeling come Cala Rossa e Bue Marino. E il cibo? Dal pesce fresco che si può trovare al porto la mattina quando i pescatori rientrano dal mare, passando per pane e panelle del fornaio della piazza principale, cuoppi di pesce e la fantastica pasticceria FC nel cuore del paese da provare per la colazione, ma anche per un dolce serale….e la merenda? Immancabile granita al pistacchio con panna e brioche!

Se il vostro soggiorno avviene a cavallo di un week end si può approfittare del sabato e della domenica per visitare Levanzo e Marettimo. Due isole molto diverse da Favignana e molto diverse fra di loro che meritano sicuramente una visita. Sono entrambe ben collegate a Favignana tramite aliscafo ma anche attraverso tour in barca privati e personalizzati. È anche possibile programmare una vacanza “combinata” che preveda il soggiorno anche nelle altre due isole, un vero e proprio tour delle Egadi. Noi le abbiamo visitate durante il fine settimana, quando Favignana viene raggiunta dai molti Trapanesi che decidono di trascorrere il fine settimana sull’isola.

LEVANZO

Levanzo è l’isola più piccola dell’arcipelago delle Egadi ed è la più antica, è emersa circa 200 milioni di anni fa. L’isola ha un piccolo porto intorno al quale si sviluppa l’unico paese dell’isola. Non vi sono auto e ci si sposta solo a piedi lungo diversi sentieri.

L’isola è famosa per il suo mare cristallino e per i graffiti preistorici presenti nella Grotta del Genovese (così chiamata dal nome della contrada dove si trova). Nel 1949 una pittrice fiorentina, Francesca Minellono, scoprì dei graffiti e delle incisioni di origine paleolitica e neolitica. Studiando queste incisioni, gli archeologi sono stati in grado di stabilire che la grotta fu abitata dall’uomo tra i 10.000 e i 6.000 anni A.C. Le pitture rappresentano animali (cervi e tori) ma anche uomini e tonni. La grotta si può visitare solo su prenotazione e partecipando ad una visita guidata che parte dal porticciolo. La visita dura circa 2 ore e la grotta si raggiunte in barca. Non può mancare la visita di Cala Minnola, facilmente raggiungibile a piedi con una passeggiata di 20 minuti circa (se avete bambini piccoli potete utilizzare un taxi boat, testati e assolutamente approvati!). Si tratta di una bellissima caletta bagnata da acque limpidissime e circondata da una fitta pineta dove ci si può riparare dal sole nelle ore più calde e dove sono presenti anche tavolini e panchine di legno per poter gustare il pranzo al sacco.

MARETTIMO

È la più selvaggia e incontaminata delle Isole Egadi. Il nome con cui la conosciamo oggi deriva dal latino Maritima, probabilmente per l’abbondante presenza sull’isola del timo selvatico. Che decidiate di farlo in solitaria o, in compagnia dei pescatori dell’isola (esperienza che consigliamo), il giro in barca è d’obbligo a Marettimo. Solo così potrete godere a pieno delle sue bellezze: incontrerete le tantissime grotte raggiungibili dal mare, tra cui la Grotta del Tuono. Qui non bisogna guardare ma ascoltare chiudendo gli occhi: l’infrangersi delle onde sulle pareti riecheggerà in tutta la grotta. Il suo nome deriva dal rimbombo che la risacca del mare genera grazie alla particolare conformazione della grotta. Incontrerete il suggestivo promontorio Punta Troia su cui sorge l’omonimo castello, nato ad opera dei Saraceni come torre di avvistamento e trasformato in un secondo momento dagli spagnoli in castello così come oggi lo si può ammirare.

Il castello è visitabile anche all’interno dove si trovano il museo delle carceri e l’osservatorio per la foca monaca dell’area marina protetta. Potrete ammirare le altissime pareti rocciose a strapiombo sul mare che caratterizzano l’isola e che sono state soprannominate “le dolomiti sul mare”. E non dimentichiamoci di raggiungere Cala Bianca, la più bella insenatura di Marettimo. Bellissima raggiunta dal mare, immergendovi scoprirete un fondale profondo con un’infinità di pesci protetti perché qui la pesca è vietata. Per gli amanti del trekking, Marettimo offre diversi percorsi con livelli di difficoltà dal più facile a quello per più esperti.

La prima volta che sono arrivata a Favignana nel 2012 e l’ho scoperta insieme alle sue “sorelle” Levanzo e Marettimo, me ne sono innamorata al punto da tornarci diverse volte nell’arco degli anni, non ultima la visita a Settembre 2021 e ogni volta è come tornare a casa e quando riparto, ci lascio il cuore!