Prendete un mappamondo, oppure aprite google maps, e posizionatevi nel centro dell’Oceano Pacifico proprio su quella macchia blu tra Stati Uniti e Giappone. Ora zoomate fino a trovare alcuni puntini, ecco a voi le Isole Hawaii! La prima volta che feci questo gesto per me fu molto particolare, fui assalito da un leggero senso di ansia: “Ma veramente sto per affrontare un viaggio nel bel mezzo del Pacifico dall’altra parte del mondo!? Devo prendere seriamente un volo diretto di 12 ore per Los Angeles più altre 6 ore fino alle Hawaii !?! ” Insomma, tutta una serie di domande mi si sono accavallate nelle testa, ma sapete che vi dico? Quel viaggio, al momento, rientra tra i più belli mai affrontati in questi miei 33 anni! Le Isole Hawaii non sono solo una meta di vacanza, ma sono uno stile di vita! E ti rendi conto di questa scoperta solo quando le saluti, almeno per me è stato così! Tenete presente che il territorio è quello degli Stati Uniti d’America ma proprio per la posizione geografica dell’arcipelago, si percepisce quell’essenza di fusione tra Oriente ed Occidente che si riflette negli abitanti locali. Tutte le isole sono immerse e caratterizzate dall’energia dello spirito ALOHA, che in realtà non è un semplice saluto come si sente spesso, ma proprio un modo di affrontare la vita, un atteggiamento gioioso, di condivisione dell’energia vitale! Non lo si può raccontare, bisogna proprio viverlo e respirarlo per percepirlo! Se anche voi avrete l’occasione di approdare in questo piccolo angolo di mondo, sentirete spesso anche un’altra parola, MAHALO. Usata comunemente per dire grazie, assume un significato più profondo come gratitudine sincera da parte di una persona verso un’altra. Giungendo qui, tanti piccoli gesti, espressioni e significati renderanno speciale e davvero unico il vostro viaggio. Ecco a voi l’itinerario che ho vissuto in prima persona, iniziato nel bel mezzo della natura selvaggia e finito tra alti grattacieli. Ora mettetevi comodi perché vi porterò alla scoperta di KAUAI l’isola giardino più a nord dell’arcipelago, passando per MAUI l’isola dei surfisti, approdando infine alla mondana OHAU con la sua famosissima spiaggia di Waikiki. Ovviamente questa è la mia storia ma potrebbe essere un piccolo spunto anche per la vostra. Buona avventura trafficanti!
ISOLA DI KAUAI
Il primo pensiero che ho associato a quest’isola è stato fin dall’inizio Jurrasic Park! Chi di voi non ha mai visto quel film!? La troupe ha girato proprio qui alcune scene, e leggendo brevi racconti, si è imbattuta in una serie di vere e proprie (dis)avventure tra cui l’uragano Hiki. La natura, qui, fa proprio da padrona! Uscendo dall’aeroporto di Lihue, si viene subito assaliti da quel verde intenso che pervade completamente l’isola. Non a caso Kauai è soprannominata “Isola giardino” proprio per le sue distese di foresta tropicale. Uno dei sui principali punti più spettacolari è sicuramente il Waimea Canyon, conosciuto anche come il “Grand Canyon del Pacifico”! Percorrendo la strada panoramica che costeggia la Waimea Bay, rilasserete i vostri occhi vedendo km di spiagge incontaminate con qualche solitario surfista in attesa di cavalcare l’onda perfetta. E così lasciando la costa inizierete ad addentrarvi nell’entroterra su un strada a ridosso del ciglio di questo spettacolare Canyon dove, grazie ad una precisa segnaletica, potrete fermarvi in appositi punti panoramici. Proprio da queste postazioni partono tutta una serie di sentieri Trails che vi permettono di fare emozionanti ed avventurosi trekking. La cosa più esilarante (ma anche più costosa) è sicuramente effettuare un giro in elicottero tra le vallate del canyon, un emozionate viaggio proprio nelle sue gole arrivando fino in prossimità di imponenti e spettacolari cascate, come quella di Manawaiopun che compare nelle prime scene di Jurassic Park! Particolare è anche l’osservatorio, un punto strategico a picco sulla Na Pali Coast, visibile solo se avrete la fortuna dell’assenza di nebbia. Ecco appunto, io non ho avuto questa fortuna! Ad ogni modo su questa costa si sviluppa il Kalalau Trail un itinerario di trekking che rientra tra i più belli e più pericolosi al mondo, con sentieri a picco sul mare e viste davvero incredibili! Ma vogliamo parlare delle spiagge!? Le mie preferite sono state sicuramente Haena Beach, per le sue profonde acque cristalline dalle bellissime sfumature di blu e verde, e Lumahai Beach per gli incredibili contrasti dovuti all’incontro tra la sabbia dorata, l’acqua trasparente e le nere rocce laviche. Devo ammettere che non tutte le zone sono facilmente balneabili in quanto, dove non è presente la barriera corallina, i fondali vanno subito a picco e le correnti sono abbastanza forti. Ad ogni modo quasi tutte le spiagge sono presidiate da alcune torrette di lifeguard e la cosa più particolare è la forte attenzione e rispetto per l’ambiente. Infatti molti cartelli obbligano i bagnanti a farsi la doccia prima di entrare in mare proprio per levarsi creme solari nocive per la flora e fauna marina. Si invita anche a non utilizzare creme che contengono una serie di ingredienti nocivi sensibilizzando quindi anche la propria salute. Personalmente condivido appieno quest’ottica di salvaguardia e conservazione del territorio. Kauai mi ha conquistato per il suo lato selvaggio, per la sua rigogliosa natura tutta da scoprire, per le sue atmosfere tranquille, per i pittoreschi tramonti, e per quel potente combinato di pace e relax. La reputo la scelta giusta per stare lontani da località troppo affollate.
ISOLA DI MAUI
Di quest’isola ho ben chiaro tre ricordi: ho “odiato” la famosa Road to Hana, ho “lasciato” un ginocchio sulla spiaggia di Makena, ho “rimpianto” l’alba sul Vulcano Haleakalā. Ma andiamo con ordine. Maui, la posizionerei proprio in una via di mezzo tra Kauai e Ohau. L’isola di medie dimensioni è la seconda più grande delle Hawaii, più turistica rispetto a Kauai, e considerata per eccellenza l’isola del Surf. Viene definita come una perla di bellezza e felicità, e risulta essere tra le mete più ambite dell’arcipelago anche per via del suo clima mite e piacevole. Effettivamente l’isola offre molto, soprattutto per la vita da mare, le immersioni, il trekking, il surf e il windsurf. Per questo troverete molto spesso, a tutte le ore, baie e spiagge costellate da surfisti completamente devoti al mare! Ad ogni modo se non vi sentite ancora pronti per la tavola, la prima esperienza che affascina i visitatori dell’isola, è sicuramente ammirare l’alba sul famoso vulcano Haleakalā. Appunto, posso solo dire che sarebbe potuta essere un’esperienza emozionante! Purtroppo me la sono persa! Necessario è alzarsi molto presto al mattino e prenotare in anticipo l’acceso per salire con il proprio veicolo. Ci si ritrova così ad una altezza di ben 3000 mt, in un momento magico della giornata, vivendo così lo spettacolo davvero unico della natura, in completo silenzio. Allo stesso tempo però, avendo rinunciato al vulcano per una serie di circostanze avverse, sono riuscito a guidare sulle tortuose strade della famosissima Road to Hana! Una strada sinuosa di 120 km lungo il cui itinerario ci sono punti panoramici, cascate da visitare, giardini tropicali e piccoli paesini. Un percorso da fare tranquillamente e che richiede molto tempo proprio per via della ristrettezza della carreggiata, delle auto grandi che solitamente i turisti noleggiano, e di alcuni tratti poco praticabili. Perchè l’ho odiata!? Purtroppo mi immaginavo un percorso più suggestivo lungo la costa, invece la strada l’ho trovata a tratti monotona, immersa nei boschi e solo sporadicamente con vedute sul mare. I punti da visitare a volte sono un po’ nascosti e bisogna parcheggiare l’auto con soluzioni poco pratiche. Salvo qualche sito di interesse ( giardino tropicale o cascata), l’ho trovata un po’ sopravvalutata rispetto alle descrizioni. Ad ogni modo la meta finale è il piccolo e caratteristico paese di Hana, e arrivati qui si hanno due opzioni: o si torna indietro (ma anche no!) oppure si continua il percorso, arrivando in pratica sulle pendici sud del vulcano Haleakala. Qui la strada inizia a diventare sempre più stretta e tortuosa, a tratti sterrata, con paesaggi però molto suggestivi e quasi lunari! Questa è infatti la parte che ho apprezzato di più! Diciamo chi vuole percorrere la “road to hana” (soprattutto nella prima parte) deve armarsi di pazienza, affrontando la guida con molta molta calma, ma dopotutto che fretta c’è!? Rilassatevi siete alle Hawaii! Ma parliamo del mare di Maui e delle sue bellissime spiagge. Tra le più note c’è Makena Beach, un ‘immensa spiaggia molto profonda, sulla quale si infrangono onde alte e dalla forza dirompente. Proprio su questa spiaggia, durante le mie riprese con la gopro, un’onda mi ha colpito in pieno facendomi cadere! Mi sono capottato sott’acqua e “grattugiato” il ginocchio sulla riva ( Tra l’altro mi è rimasto ancora il segno di questo incidente hawaiano). In tutta sincerità ho chiesto del disinfettante alla torretta dei lifeguard, si proprio quella che vedete nei film. Stranamente mi è stato risposto che non possono tenere soluzioni a base di alcol (ma perché!? Se lo bevono!? Non ho mai indagato su questa cosa) e quindi mi sono dovuto accontentare solo di acqua distillata per risciacquare la ferita. Insomma ho guadagnato un marchio di viaggio che mi sono portato fino a casa! Un’altra spiaggia che mi ha “colpito”, questa volta senza incidenti, è stata Kanapali Beach dove ho fatto snorkeling sopra un’ enorme barriera corallina ricca di pesci. Qui le acque sono davvero calmissime e si può nuotare in completa serenità, anche lontani dalla riva. Ma per essere sincero in quel momento, in mezzo alla baia, con gli occhi ammiravo i fondali e con il pensiero ero ossessionato dall’incontro di uno squalo. Ebbene si ogni tanto queste magnifiche aque sono frequentate da squali, onestamente mai avrei voluto lasciare “altro” oltre al mio ginocchio! Assolutamente da non perdere è una visita al paesino di Lahaina, che fu anche capitale del regno delle Hawaii. All’ epoca importante porto commerciale oltre che per la caccia della balene, oggi invece punto di partenza dei tour con catamarano per l’avvistamento dei cetacei. La via principale Front Street è in completo stile americano fine 800, caratterizzata da edifici in legno con verande, tanti ristorantini, gallerie d’arte, negozietti e locali con musica dal vivo. Attenzione però! Questo è il massimo della vita serale che ci si possa auspicare! Dopo le 22.00 si inizia con calma a chiudere tutto, si ascoltano le ultime canzoni e si va a riposare molto prima rispetto ai nostri consueti ritmi! Le giornate infatti terminano presto e la vita notturna è pressoché assente, ma rilassatevi, siete sempre alle Hawaii! Prima di abbandonare l’isola ho dovuto assolutamente assaggiare lo Shave Ice ( ghiaccio da barba) ovvero il ghiaccio tritato servito come se fosse un gelato, con sopra degli sciroppi coloratissimi dai diversi gusti e per i quali sembra che tutti ne vadano matti! In sostanza per me è stata una versione simpatica delle nostre granite! Ad ogni modo, Maui, facciamo i conti. Non mi hai convinto così tanto, forse per questioni logistiche ti ho dedicato poco tempo e non ti ho scoperta come avrei voluto. Per questo motivo meriti una seconda occasione e chissà magari un giorno tornerò a trovarti!
ISOLA DI OHAU
Eccoci infine nell’isola di Honolulu, di Waikiki e di Pearl Harbor. Effettivamente a Ohau si approda in una realtà molto più americana rispetto alle altre isole, dove i grattacieli di Waikiki si affacciano su una baia dalle acque cristalline e dove i surfisti a cavalcioni delle loro tavole aspettano le timide onde già di prima mattina! Sulle curate vie di Honululu, dalle prestigiose e storiche strutture alberghiere, anche le boutique delle grandi firme cercano in qualche modo di integrarsi nell’atmosfera hawaiana! Persino il classico Hard Rock Caffè assume quell’aria esotica in grado di coinvolgerti. A Honolulu sembra proprio di essere in un città americana, del continente per intenderci! I ritmi cambiano, più automobili, più traffico, spiagge più affollate, ma ad ogni modo tutto si presenta comunque come una realtà nuova, da capire e nella quale immergersi. Con il ricordo di Kauai e Maui negli occhi, arrivare ad Honolulu mi ha un po ‘disorientato, ma pian piano ho iniziato ad apprezzare le carattestiche dell’isola! Se a Maui mi sentivo una sorta di Indiana Jones al volante del mio Jeep Wrangler Sahara sul ciglio delle scogliere, a Honolulu sono impazzito per trovare un parcheggio adatto a quel macchinone! Storicamente parlando, il mio primo pensiero legato all’isola è stato Pearl Harbor. Importante sito strategico durante la seconda guerra mondiale, che subì l’attacco Giapponese alla flotta Statunitense. Arrivare nel porto di Pearl Harbor evoca una certa emozione. Si percepisce il vero spirito del patriottismo americano, inoltre la base è ancora attiva e a tratti sembra quasi di essere su un set cinematografico! Tra storia e realtà odierna la visita è di forte effetto, dando una reale percezione di quei tragici eventi. Ma anche a Ohau non è potuta mancare la vita da spiaggia. A mio parere le migliori sono nella zona di Kailua Beach ma soprattutto la spiaggia di Lanikai, un vero paradiso di sabbia bianca e acque turchesi! Lunga quasi 800 mt è considerata tra le più belle al mondo, il suo nome infatti significa “Mare Paradisiaco”. Percorrendo quel lato di costa, al Makapu’u Lookout, ho avuto la fortuna di ammirare innumerevoli acrobazie dei parapendio tra pareti nere di roccia lavica e il blu dell’oceano. Pensando all’attenzione rivolta dai locali al territorio, Il Parco Marino di Hanauma Bay mi ha piacevolmente sorpreso. Per accedervi è previsto un ingresso e si è inoltre obbligati a visionare un video di una decina di minuti volto a sensibilizzare il turista all’ambiente e al rispetto del mare. L’ideale è arrivare a mezzogiorno quando il sole è verticale e la baia si colora di toni accesi, con trasparenze incredibili, ho nuotato infatti in mezzo ad una miriade di pesci tra gli atolli corallini. Ma non vi ho ancora parlato di Waikiki, una tra le spiagge più celebri al mondo! Alti grattacieli alle spalle, filari di bellissime palme, sabbia bianca e acque cristalline, insomma una vera cartolina che mi ha ricordato vagamente South Beach a Miami! Per non parlare poi della vicina spiaggia di Fort de Ryussy. Proprio qui, durante uno dei tanti pittoreschi tramonti, ho visto il cielo colorarsi di una miriadi di gradazioni di rosa arancio e rosso, i miei occhi brillavano ammirando quella palla infuocata, inghiottita infine da un pacifico mare. Ho conosciuto pian piano un isola ricca di contrasti, che abbina una sorta di modernità e tendenza occidentale ad uno stile di vita hawaiano che a volte un po’ viene eclissato. Sebbene sia la più urbanizzata delle isole, anche la sua natura è davvero sconvolgente! Basta allontanarsi da Honolulu, nonché capitale e città più popolosa dell’arcipelago, e ci si ritrova in alcuni punti panoramici davvero mozzafiato con una rigogliosa vegetazione. Penso che i suoi abitanti abbiano trovato un interessante compromesso tra le comodità della città e un sole com un mare da favola, senza parlare poi della temperatura che non scende mai sotto i 20 gradi durante l’anno. Ohau è stata l’ultima meta del mio viaggio Hawaiano, ma prima di salutarla ho voluto sperimentare un’ultima attività che mi ha lasciato un indelebile ricordo! Svegliarsi di prima mattina, attraversare la città di Honolulu a piedi in mezzo a quei possenti grattacieli, sbucare sulla spiaggia di Waikiki, pagare 20 $ con la carta di credito e prendere una delle tante tavole colorate riposte nei depositi sulla spiaggia. Fino a qui tutto ha assunto un po’ quella sensazione cinematografica, infatti quasi mi guardavo in giro in attesa del “ciak si gira”! Ma poi mi sono ritrovato in mezzo al mare, e solo lì ho capito la parte più difficile! Posizionarsi, attendere l’onda, salire sulla tavola e stare in equilibrio. Vi assicuro che non è stato per niente facile e addirittura comico per via delle innumerevoli cadute! Ma la sensazione più strana è stata rimanere in mezzo al mare a cavalcioni della tavola. Alle spalle i grattacieli di Waikiki, attorno a me tantissimi surfisti, inesperti, principianti o professionisti, tutti concentrati nel movimento corretto, all’attimo giusto, attendendo l’onda perfetta. E così ho guardato la linea dell’orizzonte, e mi sono lasciato trasportare da quell’atmosfera di pace e serenità. Sono rimasto immobile, in silenzio, e ho galleggiato in mezzo a quella baia con gli occhi pieni di gioia, sotto il cielo delle Hawaii (film che consiglio di vedere, attori Bradly Cooper ed Emma Stone).