“Il connubio perfetto tra gastronomia eccellente, natura spettacolare e architettura all’avanguardia.”

Definirei questa zona del nord della Spagna come la “Svizzera Spagnola” per il suo ordine, la sua pulizia, l’attenzione al dettaglio e soprattutto alla qualità. Sono rimasta piacevolmente colpita da questa regione spagnola che, per come immaginiamo noi la Spagna, non ha nulla a che vedere con le altre regioni, anzi assomiglia molto al Nord Europa.

I Paesi Baschi (Euskal Herria in basco) sono infatti la Spagna come ancora non l’avete mai vista, ma con tutta la storia, le bellezze naturali e il buon cibo per cui noi italiani tanto amiamo la nazione iberica. I Paesi Baschi mi hanno fatto conoscere una Spagna diversa dallo stereotipo di sole, flamenco e corrida. Qui al posto della cerveza si preferisce il sidro, le tapas li chiamano pintxos e “hola” si dice “Kaixo!”.

I Paesi Baschi confinano a est con la regione di Navarra e per un breve tratto con la Francia, a sud con la regione de La Rioja e di Castigia e Léon, a ovest con la regione di Cantabria. A nord è interamente bagnata dal Mar Cantabrico. È una delle regioni più piccole della Spagna, ma molto importante dal punto di vista economico.

Una regione in grado di offrire visite a futuristici musei d’arte contemporanea ma allo stesso tempo a pittoreschi villaggi e quartieri storici, pomeriggi di ozio in spiaggia, trekking lungo il Cammino di Santiago e scorpacciate di pesce. Vi sto incuriosendo abbastanza?!

BILBAO
Il mio viaggio è iniziato proprio in una delle città imperdibili dei Paesi Baschi: Bilbao! Una città che fino a pochi anni fa non era conosciuta dai turisti, ma era considerata un’importante città industriale e per moltissimi anni è stata uno dei motori trainanti dell’economia spagnola.

Bilbao ha saputo cambiare radicalmente la propria immagine e diventare una delle città spagnole più visitate, nonché un esempio di avanguardia e di riuscita trasformazione urbanistica.

Bilbao è uno dei principali punti di riferimento europei per l’architettura e l’arte contemporanea. Non deve infatti mancare la visita al famosissimo Museo Guggenheim, a cui va riconosciuto il merito della rinascita della città dopo la depressione post-industriale del XXI secolo. È uno dei pochi casi in cui un museo diventa praticamente un simbolo della città e anche uno dei pochi in cui l’esterno suscita più curiosità delle eccellenti collezioni d’arte esposte al suo interno.

Questa meravigliosa città dei Paesi Baschi è detta anche “la città del Guggenheim” dato che, dalla costruzione di questo originale museo avvenuta nel 1997, Bilbao si è trasformata per sempre. Infatti, colpisce per le sue strutture innovative create da prestigiosi architetti ed è un punto di riferimento internazionale di modernità. Il museo, visto dal fiume, sembra avere la forma di una nave, rendendo così omaggio alla città portuale nella quale si trova. I pannelli brillanti assomigliano alle squame di un pesce e visto dall’alto, l’edificio mostra la forma di un fiore.

Si riflette sulle acque del Nerviòn e su quelle di un laghetto artificiale situato ai suoi piedi ad un livello leggermente più alto di quello del fiume. Al livello dell’acqua sono qui collocati dei bruciatori, dotati di fori per fare entrare l’aria che si mescola al gas e da alcuni bocchettoni fuoriescono fiamme colorate miste a spruzzi d’acqua, che rendono ancora più suggestiva una visita serale al Museo.

L’elemento distintivo della città di Bilbao è la combinazione dell’avanguardia con il sapore tradizionale del centro storico, caratterizzato da vie caratteristiche e da locali con banconi pieni di pintxos, piccoli assaggi di piatti tipici, che mostrano quanto qui la gastronomia si viva con molta passione e attenzione.

La regione dei Paesi Baschi, dove sorge la città di Bilbao, vanta il più alto numero di stelle Michelin ed è sede di molte prestigiose scuole di cucina grazie all’utilizzo di materie prime locali di altissima qualità.

Se tutto ciò, però, non dovesse bastare, le spiagge e le spettacolari scogliere di Getxo si trovano a poco più di mezz’ora in metro. A pochi chilometri si possono trovare splendide coste e spiagge come Aixerrota, Gorliz, Azkorri, Sopelana, Barrika e Plentzia.

La città ha anche un ponte sospeso, chiamato il Ponte di Vizcaya, una delle principali attrazioni all’aperto. Si tratta di un ponte dalla struttura particolare, che dà l’impressione di essere sospesa, in realtà è saldamente fissato al terreno ed è possibile attraversarlo con l’auto. Il ponte, tuttora funzionante, è lungo 164 metri e la gondola, ovvero la sua parte basculante, può trasportare fino a 6 auto e decine di persone.

LA ROTTA DEL VINO DELLA RIOJA ALAVESA
Ventitre paesini e quindici municipi formano la regione della Rioja Alavesa. Situata nella parte più a sud dei Paesi Baschi, dove si coltivano viti sin dall’epoca romana e dove potrete trovare più di 300 cantine di vino. È davvero facile perdersi tra le distese di vigneti, ulivi e cittadine con muraglie medievali.

Tra piccole cantine familiari ed edifici dall’architettura d’avanguardia, la rotta del vino della Rioja Alavesa offre la scusa perfetta per prendersi una pausa e scoprire i numerosi angoli di questa meravigliosa terra. Infatti oltre a degustazioni e storia, potrete scegliere tra differenti attività come feste del vino, eventi, visite culturali, visite alle cantine sotterranee, vinoterapia, pernottando tra botti e vigneti, tra edifici d’epoca e agriturismi.

Laguardia è la località più importante della Rioja Alavesa e una delle più belle, a mio avviso. È famosa in tutto il mondo per i suoi vini. Tutto il centro abitato di Laguardia è circondato da mura, costruite agli inizi del XIII secolo. Durante il mio soggiorno, ho avuto il piacere di visitare la casa di un locale ed entrare nei sotterranei dove si trovano nascoste le loro cantine tramandate da generazione in generazione, oggi luogo di incontro per trascorrere delle piacevoli serate tra amici e familiari.

Ho avuto anche il piacere di visitare una delle più note cantine di vino della zona: Victorino Eguren Ugarte. La struttura ospita un hotel, un’enoteca, una terrazza, un centro business e un ristorante che propone una selezione di piatti della cucina tradizionale e una cena gourmet. Qui i locali possono affittare degli spazi sotterranei dell’enoteca e organizzare delle feste private, sorseggiando il loro vino ben custodito nella cantina.

Una volta arrivati a Laguardia, dimenticate la vita frenetica dei nostri giorni e lasciatevi catapultare al tempo del medioevo! Il paese è un gioiellino, perfettamente conservato, con piccole botteghe artigiane e atelier d’altri tempi. Affacciata alla piazza del municipio si trova l’Hospederia de los Parajes. un boutique hotel dove storia e modernità si uniscono. Qui ho pranzato divinamente, vi suggerisco di assaggiare le loro crocchette di prosciutto e i calamari alla piastra con la tipica salsina alioli.

VITORIA-GASTEIZ
Sono atterrata in questa splendida cittadina che mi ha piacevolmente sorpresa. Ben collegato dall’Italia, è la capitale politica dei Paesi Baschi dal 20 maggio 1980. Situata nel sud, si trova in una posizione strategica: a nord a soli 66 km si trova Bilbao e a 114 km San Sebastian. Dichiarata capitale verde in Europa nel 2012, si è calcolato che ogni abitante abbia a disposizione circa 60 metri quadrati di verde.

Un vero e proprio gioiello, ancora sconosciuta ai più. Una giornata può essere sufficiente per vedere le principali attrazioni e perdersi tra i vicoli storici. Io sono rimasta affascinata dalle facciate delle case e dai tipici balconi, detti “miradores”.

Ho visitato la Cattedrale di Santa Maria, chiamata dai locali anche Vecchia Cattedrale, costruita a partire dal XIII secolo sul punto più alto della collina dell’originario insediamento cittadino, completamente in stile gotico. Chiusa al pubblico nel 1994, al momento i suoi interni sono in continua fase di restauro, perciò è possibile visitarla solo attraverso tour guidati.

A Vitoria ho probabilmente visto alcuni dei più bei esempi di street art mai realizzati all’interno di un centro storico. Ed il fatto che si tratti di un centro storico medievale così ben conservato li rende ancora più speciali. Ce ne sono tantissimi, e tutti enormi, impossibile farseli sfuggire.

Se vi ho un po’ incuriositi e vorreste saperne di più di questa zona della Spagna, non vi resta che contattarmi!