Quell’anno volevo partire per Cuba…in realtà era una meta che già sognavo da tempo, ma per un motivo o per l’altro era un sogno rimasto nel cassetto.
Era Aprile e si presentò la possibilità di prendere una decina di giorni di ferie.
Subito verificai i voli per l’isola più grande dei Caraibi, ma erano arrivati a costare davvero moltissimo… allora un po’ rammaricata, ma decisa a partire comunque, optai per una meta alternativa anche se vicina: il Messico!
Qualche giorno dopo partii per Cancun con il proposito di sostare solo un paio di giorni in quella città, per salutare degli amici che lavoravano in un villaggio vacanze.
Avrei poi dovuto trasferirmi a Città del Messico, ma il giorno precedente aveva giusto giusto eruttato il famoso vulcano dal nome impronunciabile “Popocatepetl” e di conseguenza i voli interni erano bloccati.
Sono quindi subito partita per Playa del Carmen a bordo di uno dei famosi collectivos e ho alloggiato presso una famiglia del posto con la quale sono tutt’ora rimasta in buonissimi rapporti e da lì poi mi sono spostata con queste tipiche navette locali sempre strapiene che si fermano ad alzata di mano.
Per i siti più importanti quali Tulum e Chichen Itza, mi sono affidata invece ad un’ottima agenzia in loco che proponeva escursioni guidate e con il cui proprietario messicano sono tutt’ora in contatto e in amicizia.
Tra i luoghi che mi sono rimasti maggiormente nel cuore Isla Mujeres, Cozumel, Akumal e, posto d’onore, la Riserva della Biosfera di Siaan ka’an…ma ho ancora molti posti da visitare in un mio futuro viaggio in zona, quali Bacalar, la Laguna de los siete colores e il sito archeologico di Coba, ma già così conservo fantastici ricordi!
Ho girato Isla Mujeres con una bicicletta a noleggio e devo dire che mi è sembrata la soluzione migliore e più economica per ammirare in libertà tutti i punti strategici di questo piccolo isolotto paradisiaco come Playa Norte e Punta Sur. Ricordo che al noleggio chiesi una catena per la bicicletta e il negoziante mi disse che non ne aveva perchè li nessuno rubava le bici (beh devo ammettere che la bici non era proprio uno degli ultimi modelli, ma è comunque servita allo scopo!)
Due siti top per fare snorkeling sono Cozumel e Akumal, la spiaggia delle tartarughe, con le vicine Half Moon Bay e Yal-ku Lagoon. Spiagge meravigliose, mare cristallino e una fauna marina davvero ricca: coralli, razze, pesci tropicali e…barracuda! (Za za)
Tulum e Chichen Itza sono da vedere almeno una volta nella vita…poi se ad accompagnarvi è uno sciamano Maya l’escursione si fa ancora più interessante! L’abbiamo saputo per caso verso la fine del viaggio…il nostro accompagnatore faceva quel lavoro per arrotondare, ma in realtà proveniva da una famiglia di sciamani e lui stesso manteneva la tradizione. Ovviamente appena saputo, tutti sono accorsi da lui a farsi dire qualcosa sulla loro vita, ma lui è stato molto riservato, sbilanciandosi su poche cose…Io mi sono avvicinata a lui solo all’ultimo per curiosità, forse un po’ intimorita da quegli occhi penetranti. Volete sapere cosa mi ha detto? Non posso rivelare tutto, ma posso dire che ha azzeccato diverse cose solo guardandomi negli occhi e chiedendomi la data di nascita…
Il luogo che però mi ha davvero affascinata di più è stato Siaan Ka’an. Riserva della biosfera, ospita una flora e una fauna davvero ricche: delfini, coccodrilli, tartarughe, volatili di diverso tipo (il mio preferito è la spatula rosa!) e…scorpioni! Siamo giunti all’imbarcadero con un 4×4, poi con una piccola lancia (imbarcazione), abbiamo navigato tra le mangrovie per approdare infine sull’isoletta paradisiaca di san Juan tra amache colorate e vegetazione tropicale. Qui c’era solo un piccolo baretto per rinfrescarsi un po’, dove abbiamo anche approfittato della toilette…la ragazza prima di me esce dal bagno e mentre stavo per entrare, il ragazzo del chiosco si fionda davanti a me con una ciabatta e…sbam! A terra, quello che restava di un enorme scorpione nero. Ringraziato il mio salvatore, la giornata si è conclusa con un bagno nelle acque davvero pazzesche di quel luogo e sono poi rientrata a Playa.
La sera i divertimenti non mancavano tra discoteche, serate latine, locali e quant’altro, ma ero andata per rilassarmi e godere della natura quindi non tardavo mai molto (tranne in un paio di occasioni), anche perché la famiglia da cui stavo era un po’ fuori dal centro e piuttosto mi fermavo a chiacchierare con loro e gli altri ospiti della casa, in modo da esercitare un po’ anche la lingua spagnola e farmi raccontare le tradizioni locali…e ovviamente mi sono fatta dare la ricetta del Pan de Muertos, tipico pane dolce che si prepara per il famoso “Dia de muertos” messicano!
Ecco cosa mi aspetto da una vacanza dall’altra parte del mondo…sicuramente relax e divertimento, ma anche conoscenza e avvicinamento ad un diverso ambiente naturale e culturale!
E tu? Raccontamelo scrivendomi sulla mia pagina facebook o instagram …qualunque sia la tua idea di vacanza, ti aiuterò a creare il viaggio perfetto per te!