Il grande viaggio alla scoperta dei Parchi dell’Ovest, per eccellenza, ha sempre un punto di partenza, o Los Angeles o San Francisco. Per ben due volte ho avuto la fortuna di iniziare due viaggi strepitosi partendo proprio dalla “ Città degli Angeli”. La prima volta come tappa intermedia per un’avventura alle isole Hawaii, questa volta invece per un tour alla scoperta dei grandi parchi dell’Ovest. Ma di Los Angeles ne parleremo nel mio prossimo articolo, qui voglio raccontarvi la mia personale esperienza tra panorami mozzafiato, natura struggente ed incredibili atmosfere…siete pronti!? Ecco il mio itinerario.
GRAND CANYON
Lasciata alle spalle Los Angeles, si punta in direzione di Williams (Arizona) porta d’accesso del vicino Grand Canyon, esattamente del South Rim ( bordo sud). Lungo la strada si ha la fortuna di assaporare le atmosfere della famosa Route 66, passando per la città fantasma di Outman con i suoi asinelli in libertà, per poi arrivare a Kingman e Seligman caratterizzate dai loro shops e locali con insegne d’altri tempi, dalle macchine che hanno ispirato il film “Cars”, e dai colorati Diners. Entrati nel parco si ha la possibilità di godere delle incredibili viste di uno dei tanti view points , così mozzafiato, soprattutto quando si aspetta il tramonto o ci si alza presto al mattino per vedere un’incantevole alba. Ma l’esperienza più emozionate è stata sicuramente il sorvolo in elicottero del canyon. Non pensavo che il Grand Canyon potesse colpirmi così particolarmente. Fino a quel momento, dopo tanti viaggi, pensavo fosse difficile trovare un qualcosa che mi emozionasse a tal punto da avere i lacrimoni. Mi sbagliavo. Quei 25 minuti di volo sono stati incredibili,
adrenalina pura, un’emozione unica. Pertanto sebbene il costo, consiglio veramente l’esperienza del volo con partenza da Tusayan. Di nota è stato anche dormire in uno dei caratteristici lodge, che durante il giorno danno la possibilità di vedere la fauna locale, come alci o cervi che passeggiano liberamente tra parcheggi e alberi.
adrenalina pura, un’emozione unica. Pertanto sebbene il costo, consiglio veramente l’esperienza del volo con partenza da Tusayan. Di nota è stato anche dormire in uno dei caratteristici lodge, che durante il giorno danno la possibilità di vedere la fauna locale, come alci o cervi che passeggiano liberamente tra parcheggi e alberi.
MONUMENT VALLEY
La tappa successiva al Gran Canyon è stata la Monument Valley (Utah), dove già la strada per arrivarci appaga molto lo sguardo dei viaggiatori. Abbiamo avuto la fortuna di soggiornare all’interno della Valle, proprio nell’unico hotel (sempre pieno) che offre questa possibilità. Le camere sono tutte con una vista incredibile… posizionate strategicamente per ammirare delle albe pazzesche. Il meteo variabile ci ha permesso di vedere come la valle muta velocemente sotto sole, nuvole e pioggia, come regalo è comparso pure un arcobaleno. La Monument si può visitare con la propria auto su strade sterrate e con tappe nei vari points per scattare incredibili foto con lo sfondo dei possenti monoliti. Colori forti, vivaci, tonalità di rosso, marrone, arancione, in contrasto con l’azzurro del cielo, una vera esplosione di colori. Infine, proprio a pochi passi dalla valle, potrete sostare al “Forrest Gump Point” con una spettacolare visuale sulla strada
perpendicolare ai monoliti, che sicuramente avrete visto nel film.
perpendicolare ai monoliti, che sicuramente avrete visto nel film.
HORSESHOE BEND & ANTELOPE CANYON
Il viaggio prosegue verso Ovest, in direzione del rinomato Lake Powel (Arizona). Poco distante si trova uno dei punti più fotografati e rappresentativi dei parchi nazionali, ovvero l’Horseshoe Bend. Si tratta di ansa del fiume Colorado, proprio una curva a ferro di cavallo come dice il suo nome, dove i turisti si sporgono con i piedi a penzoloni per fare degli scatti mozzafiato, a volte molto rischiosi. Da questa zona, esattamente a Page, partono tutte le escursioni per l’Antelope Canyon. Gli indiani delle tribù Navajo accompagnano i visitatori al suo ingresso, sfrecciando sulla sabbia a bordo di jeep aperte. Questo Canyon si visita a piedi, immergendosi nel cuore delle rocce, dove fasci di luce illuminano angoli suggestivi e mozzafiato, con linee sinuose disegnate dall’acqua e dai venti. Gli stessi indiani fanno da guida e aiutano a far scoprire i visitatori le incredibili forme che assumono le rocce da determinate angolazioni, ad esempio un cuore, una civetta o uno squalo. L’atmosfera è molto particolare, tra penombra e luce il percorso è davvero unico nel suo genere, sembra quasi di attraversare una dimensione mistica.
BRYCE CANYON
Altra tappa, altro parco. Si torna nello Utah per salire in altitudine, superando i 2000 mt. Qui l’aria diventa frizzantina e il Bryce Canyon accoglie i visitatori con i suoi spettacolari pinnacoli e guglie. Varcato l’ingresso, ci si ritrova a dover scegliere tra diversi Trails ( percorsi ) che ne permettono la visita. Principalmente si parte dall’alto e con una sorta di trekking, si scende fino in fondo, tra torrenti e foreste di giganteschi abeti. Qui ci si sente davvero piccoli e guardando verso l’alto si scrutano le enormi colonne di roccia intervallate da trochi giganteschi. Durante il percorso, oltre a qualche scoiattolino e uccellino, è possibile incontrare anche piccoli gruppi dediti alle passeggiate a cavallo su impervi percorsi. Grazie alle diverse prospettive, questo parco meraviglia i suoi ospiti passo dopo passo.
LAS VEGAS
Tappa inevitabile durante la visita ai vicini parchi, la città di Las Vegas è una vera cattedrale nel deserto del Nevada. Ebbene sì, vederla dal vivo è come vederla nei film. Anche se nei film tutto sembra più gigantesco. Si presenta come una moltitudine di situazioni, tutti sono tutto nella città che non dorme mail. È la città degli enormi hotel lussuosi, dei casinò labirintici, delle luci e degli effetti speciali, dei buffet chilometrici, e dove si incontrano nazionalità di tutto il mondo. Una volta entrati ci si immerge in una gigantesca macchina da soldi, che induce a spendere e divertirsi 24 ore su 24. Sicuramente ha un suo perché, piace o non piace ma una visita è irrinunciabile. Vuoi o non vuoi in qualche modo ti attrae e ti cattura, dopotutto l’abbiamo vista in un sacco di film.
DEATH VALLEY
La Death Valley, rientra anch’essa tra i parchi nazionali sebbene il suo nome significhi Valle della Morte. Uno dei luoghi più caldi della Terra , dove il punto più basso si trova a 855 mt sotto il livello del mare. Per visitarla si deve affrontare un percorso su strade perfettamente dritte a perdita d’occhio e paesaggi quasi lunari. A fine Agosto siamo arrivati a 47 gradi e sembrava di essere in un enorme forno. Ma la natura cambia muta, e la valle è soggetta anche ad alluvioni. Purtroppo a volte capita che venga chiusa, allungando di molto il tragitto di chi la deve attraversare. Dopo ore di guida su queste strade, attenzione alle allucinazioni! Ovviamente scherzo, ma non dimenticatevi di fare una buona scorta di acqua e di controllare che la vostra auto sia in buone condizioni con olio e carburante.
Questa è stata una tra le tante selezioni di itinerari alla scoperta dei Parchi Statunitensi. Sono veramente tantissimi e ancora molti sono rimasti fuori dalla mia “To do list”. Onestamente non vedo l’ora di partire per il prossimo viaggio…e chissà, questa volta magari alla scoperta del Great American West!