Nella mia “Bucket List” è sempre stata presente un’esperienza suggestiva e unica nel suo genere…e per viverla ho dovuto raggiure il Vietnam, più precisamente la Baia di Ha Long! Questo luogo risulta essere tra le località più famose al mondo proprio per i suoi caratteristici faraglioni arrotondati, ricoperti di vegetazione, che spuntano in mezzo al mare. Navigare in queste acque è una sensazione magica, che regala atmosfere uniche! Ho ammirato un rosso tramonto in mezzo a sinuose siloutte tra mare e cielo, ho visitato un villaggio galleggiante a bordo di una barca a remi, mi sono addirittura svegliato all’alba per partecipare ad una lezione di Tai Chi vista mare… No non state sognando, è tutto vero! E questo lo potreste vivere proprio in Vietnam! Questo paese offre una varietà di paesaggi incredibili oltre a sensazionali esperienze, e solo alla fine del mio viaggio ho scoperto che Ha Long Bay NON è la sua unica e sola bellezza. Ho visitato località straordinarie e spero di potervi conquistare raccontandovene qualche piccolo assaggio! Ma andiamo con ordine e parliamo di questo viaggio percorrendo il Vietnam da Nord a Sud! Atterrato ad Hanoi ho infatti preso un volo interno per Hue, ed infine un altro volo per Saigon ovvero Ho Chi Minh City, proprio nel Sud del paese
HANOI
Fin da subito, ho assaporato la vera essenza del Vietnam proprio partendo da questa città, non a caso l’odierna capitale. La mia visita è iniziata con una divertentissima esperienza della quale conservo un bellissimo ricordo: un giro in Trishaw nel Quartiere delle 36 Gilde o 36 strade! Il Trishaw è una sorta di bicicletta a tre ruote, una dietro e due davanti, con un seggiolino sul fronte per trasportare il viaggiatore. Pertanto gli “autisti” locali, con questo curioso mezzo, accompagnano i turisti alla scoperta del quartiere vecchio delle corporazioni e dei commercianti. Una volta a bordo si prende parte ad un movimentato viaggio, tra bancarelle, botteghe di mercanti, lattonieri, gioiellieri, artigiani, insomma un avvincente itinerario tra vie, incroci e semafori dove si viene immersi in un turbinio di suoni odori e colori! Il quartiere vecchio rapisce il visitatore e gli permette di osservare una curiosa quotidianità locale che si sviluppa anche attorno al vicino Lago della Spada Restituita. Qui nel mezzo è possibile visitare il tempio Ngoc Son, collegato alla riva attraverso un elegante ponte rosso, molto famoso per magnifici scatti fotografici. Questo luogo assume un’importanza particolare proprio per la curiosa leggenda della spada ma anche per il ruolo centrale delle tartaruga, animale che porta immensa fortuna, oltre che simbolo di longevità e immortalità. Tra leggenda e tradizioni, Hanoi è anche sede di importanti siti storici tra cui il Mausoleo di Ho Chi Minh, che si trova al centro della piazza Ba Ðình. Proprio qui venne letta nel 1945 la dichiarazione di indipendenza che diede inizio alla Repubblica Democratica del Vienam. La città vanta inoltre un altro importante luogo, ovvero il Tempio della Letteratura (Van Mieu), nonchè la prima Università confuciana al Mondo, già a partire dal 1076. Inizialmente riservata ai figli delle famiglie nobili, divenne poi il luogo in cui studenti di ogni classe sociale, si recano tutt’oggi per imparare i principi del Confucianesimo, oltre ai classici della letteratura e poesia. Continuando l’esplorazione della città ho voluto assolutamente fare una tappa alla rinomata Train Street! In questa via si vive una curiosa esperienza… mentre sorseggerete un ottimo caffè vietnamita un treno sfreccerà a pochi centimetri da voi tra case, bancarelle e bar! Sembra davvero surreale ma in questa lunga e stretta via, si ammassano tutte le tube house ( le classiche case vietnamite che si sviluppano in altezza) al cui pian terreno ospitano bar e ristoranti con sedie e tavolini a ridosso dei binari. Ad orari prestabiliti si sente il fischio che annuncia l’arrivo del treno che con un andamento semiveloce sfreccia a poca distanza dai turisti seduti con il loro caffè. Questa via è diventata un luogo di forte richiamo infatti molto spesso capita che venga chiusa ai turisti per questioni di forte affluenza.
PROFUMI E COLORI DELLA CUCINA VIETNAMITA
Per caso conoscete il caffè vietnamita? Io purtroppo non lo conoscevo, ma con molto piacere ho avuto la fortuna di assaggiarlo! Si tratta di un caffè nero molto intenso, servito attraverso il filtro Phin. In pratica una sorta di caffettiera vietnamita costituita da un barattolino di metallo che viene apposto sopra un bicchiere. Al suo interno si mette l’acqua bollente e il caffè macinato, si aspetta così per qualche minuto il gocciolamento sul fondo. Devo dire che l’ho apprezzato davvero, con aggiunta anche una piccola dose di latte condensato. In alternativa si può bere freddo con dei cubetti di ghiaccio. Insomma impossibile non assaggiarlo in una delle sue varianti! Se ho iniziato a parlare di bevande…devo dirvi però che la cosa che mi ha conquistato fin da subito, è stata la cucina! I piatti sono spettacolari, in primis per il loro impatto visivo, spesso infatti sono molto creativi con un sapiente accostamento di colori sgargianti con verdure, foglie di banano e fiori decorativi. E i sapori!? Beh, che dire…davero straordinari e non mi sono mai tirato indietro da nessun assaggio! Le verdure come bambù, peperoni, carote, funghi e zucchine, vengono cucinate in svariati modi accostandole a pesce o carne… ma soprattutto vogliamo parlare degli involtini vietnamiti!? Una vera goduria! Si chiamano Goi Cuon, o nel nome inglese Spring rolls, e vengono considerati la versione più salutare e leggera degli involtini primavera cinesi. Ad ogni modo i piatti della cucina vietnamita sono quasi sempre a base di riso e noodles (spaghetti di riso), come Il Pho piatto nazionale tipico del Vietnam. Si tratta di una zuppa servita solitamente con noodles e carne di manzo. Come consuetudine in ogni viaggio, ho assaporato qualsiasi portata e devo ammettere di aver incontrato una cucina semplice, con pochissime spezie, dai sapori decisi e genuini… insomma direi una cucina adatta a tutti i palati! Le ricette infatti sono poco condite, anche se ovviamente subiscono un po’ l’influenza dei sapori francesi dovuta ai tempi della colonizzazione. Non dimentichiamoci però della frutta, dolce colorata e molto succosa! Tra i frutti più particolari ed esotici potreste assaggiare trovate il Pomelo, il Frutto del Drago, il Litchi, Il Rambutan, il Jackfruit, il Mangostano o il Durian.
HA LONG BAY
Un’immensa baia con i suoi torreggianti picchi rocciosi che si inalazano in mezzo al mare, un panorama davvero indimenticabile e fortemente riconoscibile. Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1994 è una località che offre uno tra gli scenari più spettacolari al mondo! Oltre 1900 isole ed isolotti, ricoperti da una rigogliosa vegetazione che si riflettono silenziosi nelle tranquille acque cristalline del Golfo del Tonchino, al confine con la Cina. Qui ho avuto l’opportunità di dormire a bordo di una giunca, un’ imbarcazione di due piani con una ventina di cabine, sperimentando una crociera di due giorni. Momenti caratterizzati da panorami mozzafiato e interessanti attività come la Spring Rolls cooking class, la pesca nottura, o il Tai Chi all’alba. Ricordo quelle sensazioni di quando seguivo i movimenti del maestro, sul ponte della giunca, mentre il sole sorgeva tra il mare e i faraglioni. Rivedo quel momento di pace e serenità allietato da una visione emozionante, percependo il risveglio delle energie per affrontare la giornata. Durante la navigazione, abbiamo fatto sosta presso un villaggio galleggiante! A bordo di piccole imbarcazioni in legno, ci si addentra tra gli isolotti abitati da una una comunità dedita alla pesca, all’allevamento di cozze e di perle. Le loro case sono delle piattaforme gallegianti, e l’unico mezzo che hanno per muoversi sono delle barche a remi. Ah quasi dimenticavo… prima del rientro verso Hanoi, merita davvero una sosta Yen Duc, ovvero un piccolo villaggio conosciuto come uno dei luoghi natali dell’arte delle marionette sull’acqua. Qui avrete infatti la fortuna di assistere ad uno spettacolo di marionette artigianali manovrate dagli attori in mezzo ad un lago artificiale. La performance è ispirata alla vita dei contadini vietnamiti, ruota infatti attorno al lavoro nei campi, all’allevamento di bufali, alla pesca di pesci e gamberetti ed ai festeggiamenti dopo una raccolta abbondante. Una rappresentazione molto interessante e unica nel suo genere, allietata anche da musiche locali e con la possibilità di sorseggiare del tè.
HUE & HOI AN
La città proibita e la città delle lanterne, due chicche del Vietnam centrale, tra l’altro entrambe nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco! Hue è una delle città più antiche del Vietnam e ne fu anche capitale. Ospita la cittadella imperiale che fu un famoso centro di arte, studi e di insegnamenti buddisti. All’interno del palazzo reale si respira un’armonia che accompagna il visitatore alla scoperta di ogni stanza, con le sue pagode, i suoi portoni e suoi curati giardini. Il nucleo più interno viene definito come la città proibita ovvero è formato dalle aree e dai giardini del palazzo dedicati esclusivamente all’imperatore. Eleganti edifici, piante fiorite e immensi portoni lignei decorati… insomma si può ben immaginare come potesse essere la vita degli imperatori a quei tempi. Una passeggiata all’interno del palazzo reale fa percepire una strana tranquillità, un senso di piacevole serenità che si avverte anche grazie al rigoroso silenzio, all’incredibile ordine meticolosità e pulizia. Hoi An, a circa 3 ore di bus da Hue, è invece soprannominata la cittadina delle lanterne! Vi devo dire che è anche stata la mia preferita proprio per le sua unicità! Si presenta come un intrico di viuzze, strade, ponti, canali e antiche abitazioni erette dai mercanti e dalle corporazioni quando la città fu un crocevia di popoli. La considero come la più incantevole e romantica di tutte le località che ho avuto la fortuna di visitare in Vietnam! Passeggiando tra le sue vie sembra quasi di essere all’interno di un film dove tutto assume un’aura un po’ particolare e dove il tempo scorre ad una velocità più lenta e serena. Di giorno si distinguono i tratti e le caratteristiche delle antiche abitazioni, addobbate da una miriade di lanterne artigianali fatte di sete colorate. Ma solo al calar del sole il paese si accende e tante piccole luci creano un’atmosfera magica, a tratti surreale! Le strade iniziano ad animarsi, e lungo il fiume Thu Bon è possibile salire a bordo di imbarcazioni in legno tutte addobbate a festa. Le lanterne sono ovunque, c’è chi le abbandona accese galleggianti sulle acque del fiume, o chi le vende nella zona del mercato, dove è possibile contrattare per l’acquisto. Colorate, decorate, grandi e piccole, c’è l’imbarazzo della scelta, non è possibile andarsene senza averne comprata almeno una. Il centro storico di Hoi An è molto particolare, fu infatti un ex città portuale abitata da diverse nazionalità e con un incantevole lungo fiume sul quale si affacciano antiche abitazioni dai colori pastello. Si presenta davvero come un mix di epoche e stili che vanno dalle shophouse in legno, ovvero le case dei mercanti cinesi e vietnamiti, fino ad abitazioni signorili o edifici coloniali francesi con le loro bellissime verande. Il centro storico è un intrico di negozietti, bar e locali molto affascinanti, è visitabile solo a piedi o con la bicicletta sotto l’ombra di piante arrampicanti e variopinti fiori locali. Penso che passeggiare tra le sue vie sia davvero terapeutico per gli occhi di un curioso visitatore, ancora meglio se si prende una bicicletta a noleggio. Hoi An inoltre ha un’altra particolarità, è considerata infatti la capitale della seta e della sartoria, nonché famosa città per la produzione di tessuti. Un’esperienza particolare è farsi confezionare abiti su misura pronti al massimo in 2 giorni, a volte persino in 24 ore! Sapienti sarte prendono le misure e aiutano il cliente nella scelta del modello perfetto! Le proposte sono innumerevoli, di differenti stili e tessuti, sia per donne che per uomini, manufatti di qualità a prezzi davvero economici. Un ricordo piacevole che mi ha lasciato il segno, è stato sicuramente il pernottamento presso un eccellente hotel poco distante dal centro. Mi è rimasta impressa l’immagine della Infinity pool con vista sui campi e sulle risaie, dove alcuni contadini stavano coltivando i terreni con appresso enormi bufali neri.
MY SON
A pochi chilometri da Hoi An si trova un rilevante sito storico sopranominato “La bella Montagna”, ovvero il più importante centro archeologico Cham del Vietnam centrale. My Son è paragonabile ad Angkor Wat in Cambogia, Borobudur in Indonesia e Bagan in Myanmar. Questo sito è entrato a far parte del Patrimonio dell’Unesco proprio per la sua estrema testimonianza del regno dei Champa. Molto suggestivo visitare i resti dei templi indù, tra sentieri e colline circondate da una fitta vegetazione e da un’autentica jungla.
SAIGON – HO CHI MINH CITY
Giunto nel Sud del paese mi sono sentito catapultato in un’altra dimensione, in un Vietnam più moderno, che guarda all’occidente e che quasi si dimentica delle sue tradizioni. Non a caso è evidente l’ impronta americana lasciata dal dopoguerra, strade larghe, grattacieli, negozi alla moda. Il Sud, o per lo meno Saingon, si presenta in maniera molto diversa rispetto al Nord Sebbene il suo nome sia Ho Chi Minh city, la città viene ancora oggi chiamata, soprattutto dai locali, con l’antico nome Saigon. L’architettura del centro è stata fortemente influenzata dallo stile coloniale e da quello cinese. Assolutamente immancabili sono le tappe al Post Office, progettato da Gustave Eiffel, con l’adiacente Cattedrale di Notre-Dame, costruita in mattoni rossi a immagine e somiglianza di quella di Parigi, il Palazzo della Riunificazione e la strada Dong Khoi. Vi sareste immaginati di trovare una Notre Dame anche a Ho Chi Minh!? Eppure eccola qui a dimostrazione del segno francese. Di impatto è anche passeggiare nel distretto finanziario dove oltre a lussuosi hotels e boutiques, spiccano imponenti grattacieli come il Bitexco. Questo grattacielo, il cui nome è Bitexco Financial Tower, è identificativo dello skyline di Ho Chi Minh City e al 49° piano offre un’interessante terrazza panoramica con una vista impareggiabile sopra la città. Vi consiglio un’aperitivo al tramonto, ne vale davvero la pena! Ad ogni modo conoscendo sempre più la città ho scoperto che la parola d’ordine a Saigon è molto probabilmente “Nightlife”. Tutte le sue moderne luci alla sera ci accendono, illuminano i palazzi, il fiume, i locali e le discoteche. Il cuore pulsante della notte è sicuramente Bui Vien Street, dove è molto comune che enormi casse vengano direzionate lungo la strada e la musica diventi assordante. Vi assicuro che non ho mai visitato un posto così caotico! La via è un susseguirsi di bar, ristoranti, discoteche, e la carreggiata è piena di tavolini con gente seduta e alquanto ammassata. Sembra quasi un fiume in piena con tutta la ressa che si riversa nel mezzo, pertanto per muoversi bisogna quasi lasciarsi trasportare dal flusso. Una volta entrati in questa via, ammetto che forse si perde un po’ il senso dell’orientamento, sballottati tra il disordinato movimento delle persone e la musica ad altissimo volume. Insomma si rimane un po’ stupiti per questa inaspettata esperienza in pieno contrasto con le altre situazioni vissute nel paese. Mai mi sarei immaginato di imbattermi in una simele situazione, eppure è stato giusto conoscerla in quanto rappresenta un altro aspetto di un curioso Vietnam moderno. A Saigon ho avuto anche l’opportunità di cenare sopra un lussuoso vascello, durante una crociera notturna lungo il fiume. Anche questo rappresenta un aspetto più contemporaneo della città e devo dire che mi è piaciuto molto, soprattuto per il fatto di essere riuscito ad ammirare lo skyline notturno da un altro punto di vista.
DELTA DEL MEKONG E BEN TREE
Il Delta del Mekong è raggiungibile in breve tempo da Saigon. Il Mekong risulta essere tra i fiumi più lunghi del mondo, nasce dall’Himalaya e percorre infatti oltre quattromila chilometri prima di raggiungere il Vietnam. Attraversa la Cina, il Myanmar, il confine tra Laos e Thailandia tagliando la Cambogia. Visitando il delta del fiume, che occupa un’area molto estesa di migliaia di km, è possibile scoprire tutta una serie di attività artigianali locali, dislocate lungo i vari canali e corsi d’acqua. Ho avuto la fortuna di recarmi nella zona di Ben Tree, e devo dire che in una sola giornata ho vissuto una miriadi di esperienze! Ho affrontato un bellissimo itinerario tra imbarcazioni motorizzate e barche a remi fatte di bamboo, con soste in piccoli villaggi con fabbriche artigianali di mattoni, tappetti, caramelle, e oggetti ricavati dalla lavorazione delle noci di cocco. Ma la cosa più divertente è stata intraprendere un viaggio a bordo di camioncini tra risaie e orti, concludendolo con un pranzo a base di pietanze locali e con la specialità della regione, ovvero il “pesce dalle orecchie d’elefante” ! La presentazione è davvero scenografica, in quanto viene servito fritto e in posizione verticale (sorretto da due bastoncini). Ogni commensale ne stacca il proprio pezzetto con le bacchette, e può intingerlo in una speciale salsa. Assolutamente da provare, molto delizioso!
CU CHI
Nel Sud del Vietnam, sempre a poco distanza da Saigon, è nota anche la località di Cu Chi, dove una visita è d’obbligo. Qui è stata costruita un’impressionante rete di tunnel sotteranea, utilizzata dai Viet Cong durante la guerra contro gli americani, con l’intento di sconfiggerli per sfinimento. I tunnel di Cu Chi erano funzionanti già dal 1940 quando la gente del luogo li utilizzava contro la dominazione francese. Furono poi ampliati e collegati in rete come rifugio e arma di difesa quando le truppe americane arrivarono a Ho Chi Minh negli anni ’60. Raggiunsero 200 chilometri di lunghezza e quasi quattro metri di profondità. I tunnel erano perfettamente equipaggiati con sale per gli incontri, centri medici e bagni. Per i turisti temerari, durante la visita al sito c’è la possibilità di entrare in alcuni cunicoli sotterranei, larghi abbastanza per permettere a una sola persona alla volta di passare. E secondo voi potevo esimermi dal provarlo!? Assolutmente no! Ad ogni modo ho scelto il tunnel più semplice e corto, giusto perchè non ero molto convinto. Insomma diciamo che fatto una volta non lo rifarei più! Non è facile camminare accovacciati in un tunnel lungo stretto e semibuio, senza vedere alcuna via d’uscita e con l’aria umida e un po’ pesante! Sono comunque contento di averlo fatto e di essermi cimentato in questa situazione forse leggermente estrema per alcuni!
La scoperta del Vietnam da Nord a Sud mi ha permesso di conoscere un paese davvero variegato, adatto a qualsiasi viaggiatore con le più svariate curiosità da soddisfare. Si passa dalla città, al mare, alla campagna, ai fiumi …ogni località ha delle caratteristiche inaspettate che fanno rimanere il visitatore a bocca aperta! Il Vietnam è pieno di storia e cultura, basti pensare anche tutti i siti Unesco visitati in un solo viaggio (e quanti altri mancano ancora da vedere). Come accennavo all’inizio del mio racconto, il Vietnam non deve essere considerato solo per alcune località famose in tutto il mondo ma anche per una serie di siti che, probabilmente, risultano essere ancora più belli e interessanti. Mi è piaciuto particolarmente scoprire un paese così eterogeneo, con i suoi contrasti tra antico e moderno, tra tradizione e innovazione. Come in tutti viaggi, bisogna immergersi nella cultura e nelle usanze locali, entrare in punta di piedi e farsi guidare da un alto spirito di adattamento. Solo così si è in grado di percepire l’anima del luogo e dei suoi abitanti. Così ho fatto. Il Vietnam mi ha conquistato, mi ha sorpreso e mi ha travolto con tutte le sue opportunità esperienziali, a volte poco conosciute. Ammetto che alla mia partenza l’ho salutato con quella voglia di tornarci presto, perchè in fondo ha ancora tanto da regalare!